Le etichette antitaccheggio sono sicuramente la miglior soluzione alla problematica come quella dei furti nei negozi. Il supporto della tecnologia si rivela al giorno d’oggi più che mai di cruciale importanza nell’ottica della loro prevenzione. Il ricorso ai sistemi antitaccheggio, che sono sempre più presenti all’uscita degli esercizi commerciali, si dimostra foriero di ottimi risultati. Il merito di tutto questo spetta di diritto ai progressi effettuati nel campo della fisica.
Che si tratti di prodotti alimentari o di detergenti, posizionati sugli scaffali dei supermercati, di capi d’abbigliamento messi in vendita al dettaglio, di gioielli, di profumi, di farmaci e di altri articoli, occorre constatare che ogni sorta di merce può essere facile preda dei malintenzionati, se non si presta la dovuta attenzione.
D’altronde, nascondere la refurtiva all’interno di uno zaino, in una borsa o nelle tasche del cappotto è un’azione istantanea. E il personale che lavora in negozio non ha sufficiente tempo a disposizione per controllare tutto ciò che avviene nei confini dell’esercizio commerciale. Tra attenzione al cliente, che essendo esigente vorrebbe avere tutte le spiegazioni necessarie, ricerca degli articoli nei vari piani o in magazzino e conclusioni dei pagamenti, all’interno di un punto vendita c’è davvero molto da fare.
A tal proposito, per risolvere la questione inerente alla mancata possibilità di vigilare in modo ininterrotto all’interno del negozio, le etichette antitaccheggio si confermano da diversi anni come uno dei sistemi maggiormente efficienti.
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Etichette antitaccheggio: cosa sono?
Le etichette antitaccheggio (che possono essere etichette adesive o non)insieme alle barriere antitaccheggio sono i sistemi di sicurezza maggiormente in voga nei negozi e nei centri commerciali. In sostanza, sono dei trasmettitori, la cui rilevazione viene effettuata mediante le barriere antitaccheggio tramite un sistema incentrato sulla frequenza di trasmissione.
Etichette antitaccheggio: come funzionano?
Per comprendere al meglio la logica di funzionamento delle etichette antitaccheggio, occorre partire dall’idea di fondo che le dinamiche dei furti nei negozi sono più o meno le stesse. Ragion per cui, è bene che siano quanto più piccole possibile, affinché non vengano notate dai malintenzionati. Nello specifico vi è un’antenna collocata sula barriera antitaccheggio che emette un segnale di breve intensità, attendendone poi uno di ritorno. Tenendo conto del raggio di azione del sistema, a fronte di presenza di articoli su cui è posta l’etichetta antitaccheggio, verrà inviato un determinato segnale codificato. Di conseguenza, verrà emesso un allarme dal sistema.
Tecnologie antitaccheggio
In estrema sintesi, sono ben tre le principali tipologie relative ai sistemi antitaccheggio:
- radiofrequenza: opzione maggiormente in uso, il cui funzionamento è incentrato sull’impiego di campi elettromagnetici, il cui scopo cardine consiste nel definire un’apposita area di controllo. In genere, le suddette etichette, realizzate ad hoc per i sistemi antitaccheggio per le attività commerciali a radiofrequenza, sono adesive oppure rigide. Si caratterizzano per una forma rettangolare o quadrata. Siccome integrano codici a barre, il personale alla cassa è tenuto a disattivare a distanza ogni etichetta tramite un campo magnetico. Le soluzioni in oggetto consentono al personale che lavora in negozio di perdere meno tempo possibile in queste operazioni di routine. Il tutto a vantaggio della produttività;
- acusto-magnetiche: il raggio d’azione coperto è superiore alla precedente tecnologia. I costi però sono superiori per via di una tecnologia decisamente più evoluta che adotta una frequenza più bassa. Le suddette etichette sono ancora più piccole, al punto che possono essere collocate senza intoppi anche su oggetti di dimensioni contenute.
- elettromagnetica: ampiamente diffusa all’interno delle biblioteche. I sistemi antitaccheggio dispongono di due barriere antenne. Le etichette risultano parte integrante del sistema. L’aspetto positivo è che queste ultime possono essere sia magnetizzate sia smagnetizzate diverse volte. La rilevazione delle etichette elettromagnetiche da parte della barriera antitaccheggio avviene con estrema semplicità. Merito della presenza di un’apposita striscia in lega metallica.
- Etichette tag NFC: Questo tipo di etichette è molto più complesso e il suo campo di applicazione va ben oltre quello dell’antitaccheggio. L’NFC è l’acronimo di Near Field Communication e significa, letteralmente, comunicazione di prossimità. L’NFC è un’evoluzione della tecnologia RFID. Grazie a questa tecnologia è possibile ad esempio lo scambio di informazioni, l’attivazione automatica di dispositivi e persino i pagamenti. Approfondiremo i tag NFC in un’articolo specifico perché questo argomento merita senz’altro più attenzione.
Il ricorso ai distaccatori antitaccheggio: ecco a cosa servono
Per rimuovere la placca antitaccheggio, diventa imprescindibile l’impiego di appositi distaccatori da parte di chi lavora alla cassa. L’etichetta viene tolta, senza che il prodotto venga compromesso. In alternativa, vi sono anche dei disattivatori antitaccheggio, deputati a smagnetizzare l’etichetta.
Di fatto, i malintenzionati non possono eludere la sorveglianza, perché devono passare necessariamente per la cassa.
Ogni esercizio commerciale può scegliere uno specifico sistema antitaccheggio
Tenendo conto che i negozianti hanno esigenze molto diverse in rapporto al loro punto vendita, la scelta del sistema antitaccheggio è strettamente personale e va concordata a monte con l’impresa installatrice. Tocca poi a quest’ultima offrire la migliore opzione possibile, rafforzando le misure di sicurezza all’uscita e salvaguardando la merce in esposizione. Ragion per cui, la dimensione dell’etichetta dipende da quanto è grande il varco d’uscita del negozio.
Chiaramente, tenendo conto del comparto merceologico di riferimento, esistono svariate opzioni. Ecco quelle maggiormente note:
Etichette antitaccheggio nei supermercati e nei centri commerciali
Tra prodotti alimentari, articoli per la pulizia della casa, piante, un supermercato così come un centro commerciale deve disporre di svariati modelli di etichette antitaccheggio. Per una questione di praticità, le cosiddette opzioni a libero tocco sono molto diffuse. Il motivo di fondo risiede nella semplicità della configurazione della protezione elettronica, munita di appositi sensori interattivi.
Etichette antitaccheggio farmacie e profumeria
In questo caso, ad andare per la maggiore sono le etichette acusto-magnetiche, in quanto di piccole dimensioni e adatte al meglio per essere applicate sulle confezioni dei farmaci e dei profumi. La loro rilevazione, a fronte di furto, è molto più semplice.
Etichette antitaccheggio negozi di abbigliamento
Agganciare le etichette antitaccheggio a capi di abbigliamento e indumenti è semplicissimo così come rimuoverle o smagnetizzarle. I vestiti, di fatto, non vengono minimamente danneggiati.
Etichette antitaccheggio: quali sono i vantaggi derivanti dal loro utilizzo in un’attività commerciale?
In primo luogo, riducono sensibilmente i danni economici derivanti dal furto della merce che, di fatto, graverebbero sull’esercente. Al tempo stesso, le etichette antitaccheggio fanno sì che il negoziante non sia praticamente costretto a effettuare più rifornimenti di merce del dovuto all’interno del suo punto vendita.
Inoltre, occorre precisare che il negozio appare più sicuro, perché grazie alle etichette antitaccheggio i malintenzionati sono meno inclini a compiere furti. In questo modo, infine, il personale del negozio può lavorare con maggiore tranquillità, dedicandosi prevalentemente ai clienti.
Conclusioni
I furti, effettuati con sempre maggiore destrezza dai ladri, costituiscono una delle principali perdite a livello economico per i negozi al dettaglio. Gli esercenti sono alla costante ricerca di soluzioni all’avanguardia in materia di sistemi antitaccheggio e le etichette si dimostrano tra le più valide soluzioni in assoluto, vista la loro praticità e l’assenza di particolari punti vendita evidenti.
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