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L’etichetta presenta un ruolo di tipo prettamente comunicazionale: grazie ad una buona etichetta risulta più semplice fornire le informazioni del prodotto a chi lo utilizza ed identificarlo in modo chiaro. Ma non solo, l’etichetta impatta sull’immagine che abbiamo costruito attorno al nostro brand e incide anche sul modo in cui le persone percepiscono la qualità del prodotto.

Perché cambiare etichetta e cosa considerare

Il rinnovamento dell’etichetta è imposto dal continuo e rapido cambiamento del mercato. Occorre fare numerose considerazioni in merito, poiché cambiare etichetta significa cambiare la comunicazione dei propri prodotti in modo radicale. Per poter essere competitivi sul mercato occorre saper sfruttare a pieno le caratteristiche del prodotto in modo da ridisegnarle al meglio.

Sarà inoltre necessario effettuare uno studio del materiale con cui realizzare la nuova etichetta, quale tipo di colla utilizzare, con quali dimensioni e quali prestazioni fisiche deve poter garantire. Le nuove etichette dovranno fornire al consumatore le informazioni necessarie in tempi brevi e senza difficoltà, pertanto, dovranno essere ben visibili, semplici e facilmente leggibili.

I passaggi per cambiare etichetta

  • considerare le normative attuali
  • definire il materiale dell’etichetta
  • impostare la nuova grafica

Considerare le normative attuali

Vi sono varie normative di etichettatura da rispettare e tenere bene a mente poiché la trasgressione di esse può comportare sanzioni salate e il blocco della produzione. Per esempio, dal primo aprile 2020, sarà in vigore una nuova normativa che prevede l’inserimento della provenienza ad una serie di prodotti alimentari tra cui alcune tipologie di carne e legumi . Si dovrà obbligatoriamente specificare in etichetta l’origine del prodotto col fine di dare ai consumatori maggiore trasparenza e informazioni chiare.

Definire il materiale dell’etichetta

Il materiale non solo è importante a livello estetico, ma anche a livello funzionale: un forte sbalzo di temperatura, un ambiente umido o gelido e altre condizioni estreme possono compromettere in modo negativo la capacità adesiva di un’etichetta e la leggibilità.

Impostare la nuova grafica

Ricordatevi che, attirare l’attenzione del cliente, l’obbiettivo primario della vostra etichetta. Se la grafica della vostra etichetta a prima vista riesce a incuriosirlo siete già a buon punto.

I colori, le dimensioni e le forme dei vari elementi sono sicuramente la prima cosa che nota l’occhio, ecco che dovrete quindi cercare di puntare sul contrasto sfruttando colori differenti, elementi dalle dimensioni e forme che contrastino e che diano maggior risalto al concetto chiave, in modo tale da catturare immediatamente l’osservatore.

Gli errori da non commettere

1 Mancata comunicazione della finalità dell’etichetta del prodotto

Come abbiamo già detto sopra, è indispensabile comunicare anticipatamente tutti gli utilizzi dell’etichetta per evitare problemi di tenuta e di stampa.

2 Mancata comunicazione dei parametri dell’etichettatrice in uso


Bisogna comunicare gap, distanze e modello della stampante . Ogni etichettatrice ha le proprie misure di lettura, vi è perciò il rischio che la macchina si fermi tra un’etichetta e l’altra.

3 Assicurarsi di aver inserito testi e parametri previsti dalle norme di legge

Le norme relative all’etichettatura sono molto rigide: la loro trascuratezza può comportare sanzioni salate e impedire la circolazione del vostro prodotto.

4 Attenzione al materiale scelto

Nella scelta del materiale non si deve pensare solo all’estetica ma anche al fine del prodotto, è quindi indispensabile comunicare preventivamente il percorso di vita del prodotto da quando l’etichetta viene applicata fino al momento in cui il prodotto verrà utilizzato dal cliente. Per esempio, nell’etichetta da vino si può scegliere tra due tipologie di carte: la carta normale e la carta barrierata. Quest’ultima è più costosa, ma consente l’inserimento della bottiglia nel cestello del ghiaccio senza che l’etichetta si sfaldi.