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Quando parliamo di birra, l’etichetta è lo strumento col maggior impatto visivo in grado di influenzare la decisione di acquisto del cliente.

Spesso quando le persone si recano al supermercato, davanti allo scaffale, non sanno quale prodotto acquistare. Nell’indecisione si affidano di conseguenza all’istinto,  acquistando il prodotto che più li attira. Certamente per una birra il gusto è importante, ma non si può negare che un’etichetta fantasiosa e attraente sia parte fondamentale della strategia di marketing di ogni birrificio.

L’IMPORTANZA DELL’ETICHETTA PER UNA BIRRA

L’etichetta rappresenta un’importante collegamento tra il produttore e il consumatore: attraverso la comunicazione scritta o visiva essa riesce a trasmettere particolari requisiti dell’alimento, orientando le scelte d’ acquisto del consumatore.

L’estetica è quindi un fattore determinante per la vendita, motivo per cui negli ultimi anni diversi birrifici hanno deciso di puntare proprio su di essa, rendendo le loro birre delle vere e proprie opere d’arte.

Ogni bottiglia deve avere etichette uniche e speciali che esprimano le sue caratteristiche in modo chiaro, esaustivo e veritiero, in modo da non passare inosservate e da indurre il cliente a comprare il prodotto.

La scelta del materiale è molto importante: l’etichetta può essere sia in plastica che in carta. L’utilizzo della plastica può dare risultati molto efficaci a livello di qualità dello stampato utilizzando una stampa flessografica, anche e soprattutto su plastica trasparente. Se invece scegliessimo un materiale cartaceo, la tecnica migliore è sicuramente la stampa offset, specialmente su carte naturali. L’importante è che sia un materiale resistente all’umidità e alle basse temperature, condizioni ideali in cui la birra deve essere conservata.

SUGGERIMENTI PER UN’ETICHETTA EFFICACE

Affinchè un’etichetta risulti efficace, bisogna lavorare su due obiettivi principalmente: il primo  va indirizzato a catturare l’attenzione del cliente mentre è di passaggio; il secondo va indirizzato alla scoperta di più dettagli nel momento in cui si guarda la birra da vicino.

Si possono scegliere 3 diverse etichette (per il collo della bottiglia, la parte frontale e il retro) oppure un’unica etichetta avvolta attorno alla bottiglia. Si può scegliere l’uso di carta standard oppure preferire la trasparenza. Il linguaggio deve essere convincente e le parole stampate con caratteri leggibili.

Per quanto riguarda la grafica, l’etichetta deve adattarsi al brand e alla tipologia di birra: si possono inserire capolavori disegnati a mano, immagini astratte, minimalismi… Lo stile deve però basarsi al target di riferimento: se ci rivolgiamo ad un pubblico giovane, andrà benissimo l’utilizzo di etichette stravaganti e bizzarre, mentre se invece ci si rivolge a un pubblico di classe, saranno più adatte etichette minimaliste. L’importante è che le immagini rappresentino l’unicità del vostro prodotto. Se per esempio la vostra birra si distingue dalle altre perché contiene un particolare ingrediente, potrete rappresentare sull’etichetta quel determinato ingrediente. Ciò vi renderà unici sul mercato.

Perciò non date limiti alla vostra fantasia e cercate di creare etichette dalla grafica ricercata. In questo modo potrete risultare unici e inimitabili agli occhi del cliente e quest’ultimo potrà riconoscere sempre e dovunque i vostri prodotti.

ESEMPI ORIGINALI

L’etichetta di questa birra, caratterizzata dalla presenza di tequila, presenta un teschio bianco con gli occhi tagliati. Quando la bottiglia è fredda, il logo diventa fluorescente e dagli occhi vuoti del teschio esce un bagliore verde grazie all’inchiostro termocromico sensibile alla temperatura.

Mentre di solito si punta a creare disegni originali all’interno dell’etichetta, in questo caso il birrificio ha fatto in modo che a parlare fosse la forma dell’etichetta.

Questo birrificio qualche anno fa ha creato un concorso di progettazione per raccogliere fondi a favore della scena artistica locale, in cui sollecitavano gli artisti locali a competere per progettare il marchio di una birra che sarebbe stato pubblicato l’anno seguente. Qui l’etichetta vincente dell’edizione 2014 del concorso.